Palestra Arcieri Del Marghine

Home - Arcieri del Marghine sito dedicato al tiro con l'arco in Sardegna, si effettuano Corsi di Tiro con Arco nudo, Olimpico e Compound

La Società, iscritta alla FITARCO (Federazione Italiana Tiro con L'arco) con n°20065, nasce dalla passione di 10 soci fondatori che  nel 2010 decidono di dar vita ad una pratica sportiva ancora poco conosciuta nel centro Sardegna.

Il principale scopo societario è quello della promozione e diffusione della disciplina del Tiro con l'Arco in Sardegna, sia a livello agonistico che amatoriale, sull'intero territorio del MARGHINE. Anche nella scelta del nome abbiamo voluto rappresentare il territorio in cui svolgiamo la nostra pratica sportiva senza considerare i confini tra un paese e l'altro, uniti da un unico intento: quello di fare attività Sportiva e Sociale coinvolgendo dai più piccoli ai più grandi.

Svolgiamo l'attività  non agonistica (allenamenti e corsi) a Macomer ma coinvolgiamo l'intero territorio del Marghine, i nostri iscritti infatti provengono da diversi centri urbani della zona.

In Sardegna sono stati ritrovati molti bronzetti di età nuragica che rappresentavano gli arcieri, quello rappresentato nel nostro logo è stato rinvenuto in località  Abini-Teti nel Nuorese.

Il tiro con l'arco è una pratica meravigliosa che permette di fare un grande lavoro su se stessi, allenando varie parti del corpo: la mente si concentra e non disperde, gli occhi focalizzano, la forza si richiama a sé, solo così il tiro va a segno.

E’ utile, quindi, sia in soggetti molto giovani, che abitualmente tendono a distrarsi facilmente e a tenere basso il livello di concentrazione nel tempo, sia per gli adulti che desiderano evadere da stress e tensioni quotidiane o che cercano un modo per contrastare attacchi d’ansia e depressione.

Durante il tiro il corpo deve restare in equilibrio e il mantenimento di un elevato controllo posturale in tutte le fas,i è fondamentale. Anche le risorse mentali ricoprono un ruolo decisivo in questo sport, relativamente alla gestione dell’ansia e soprattutto alla conoscenza che ogni atleta deve avere del proprio livello di “attivazione” psico-fisiologico, associato al proprio rendimento ottimale.